Susy estrasse i cazzi dai pantaloni che, come aveva immaginato, erano durissimi, gonfi dal desiderio di penetrarla a loro volta; li portò alla bocca e cominciò a leccarli e a succhiarli, esprimendo così a loro che anche il suo desiderio era di essere penetrata
Era talmente il desiderio di tutti che, in perfetta sincronia ed intesa, lei si sollevò, pur mantenendo in bocca uno dei due cazzi, mentre l’altro prendeva posizione dietro di lei, cominciando a prepararla alla penetrazione. Susy si dimenava, gemeva e ansimava nell’attesa, sentendo il proprio sesso allargato e stimolato dalle mani di lui.
E finalmente sentì il cazzo appoggiarsi al suo sesso dilatato e penetrarvi lentamente ma profondamente. Susy era squassata dalle penetrazioni sempre più violente e il suo piacere era immenso, tanto da infonderle il desiderio di trasmetterlo, con la propria bocca, al cazzo che leccava e menava freneticamente
Ormai era chiaro per lei, ma anche per loro, che desiderava sentirli ambedue dentro di sé, essere penetrata contemporaneamente nella vagina e nell’ano. Era un sensazione che non aveva mai provata, ma che adesso desiderava disperatamente e tutto il suo essere era proteso nell’attesa di quella doppia penetrazione. I due, senza attendere di trovare per lei un posizione più comoda su di un divano, che pure esisteva in un’altra stanza mansarda dello studio, la sollevarono di peso, portandola sulla scala a chiocciola che saliva in mansarda.Uno di loro sedutosi su di un gradino, la fece impalare sul proprio cazzo, mentre l’altro, a cavalcioni della ringhiera, sporgeva verso la sua bocca il proprio, che anche lei cercava avidamente.
Ma fu per poco; Susy sentiva dal pulsare dei cazzi che il loro orgasmo non avrebbe tardato, così abbandonato il quello che teneva in bocca, tornò ad impalarsi sull’uomo seduto sul gradino, ma questa volta girando su sé stessa e, piegandosi il più possibile in avanti, offrì al desiderio dell’altro l’ano. Fu una sensazione che le fece quasi perdere per un attimo la conoscenza, si sentiva riempita da quei due grossi cazzi, prossimi all’eiaculazione; le sembrava che vagina e ano fossero diventati un unico anfratto del suo corpo e che la sottile parete che li separava fosse destinata a lacerarsi. Ma questo, anziché procurarle una sofferenza le dava un piacere talmente immenso da non riuscire a trattenere forti grida, che incitavano i due a fotterla sempre più violentemente e profondamente!
E finalmente l’orgasmo li travolse, quasi simultaneamente; Susy sentì i fiotti che le inondavano l’ano e lei stessa venne violentemente, squassata da contrazioni spasmodiche ed i suoi umori si mescolarono subito allo sperma dell’altro. Susy si sentiva stranamente fuori dal mondo, in una sfera in cui solo le sue zone erogene erano vigili e funzionanti, mentre il cervello non riusciva ad articolare pensieri più acuti di quello che in quel momento le occupava la mente: “meno male che sto prendendo la pillola!”.