“Perché sto andando lì?” Susy se lo stava chiedendo, durante il breve tratto che la separava dallo studio fotografico di Claudio. Lo aveva conosciuto la sera prima; lui non le aveva parlato di denaro né di notorietà, le aveva parlato di lei, aveva suscitato la consapevolezza di sé che non aveva mai avuta, anche se quello che ogni tanto aveva confusamente intravisto nel più profondo dei suoi desideri le aveva fatto spesso chiedere a sé stessa: “è così che sono veramente?”
Ma ormai non c’era più tempo per le domande, era lì e anche se non sapeva con precisione ciò che l’aspettava in quello studio, era consapevole che niente sarebbe stato più uguale, “dopo”.
Claudio l’accolse quasi con freddezza, o almeno così a lei parve anche se si sforzò di pensare che si trattasse solo di professionalità.
C’erano altri ragazzi nello studio ma nessuno sembrava occuparsi molto di lei, ognuno intento nel proprio compito. Faceva caldo in quella che era una delle prima giornate estive e Susy era un po’ preoccupata della propria sudorazione, in parte dovuta anche all’emozione. Chiese se potesse fare una doccia e Claudio accolse con entusiasmo la sua richiesta, afferrando una macchina fotografica e facendole strada verso il bagno dove cominciò subito a darle i primi consigli professionali: “non metterti in posa, fa tutto con naturalezza, come se tu fossi interamente presa da ciò che stai facendo!
Sembrava molto soddisfatto di come si stavano svolgendo le cose e, continuando a scattare le disse di asciugarsi.
Ora appariva meno professionale, anzi a Susy sembrava molto eccitato. Mentre lei terminava di asciugarsi, chiamò uno dei ragazzi che trafficavano in studio, chiedendogli di prendere in un armadietto schiuma da barba e rasoio, poi, rivolto a lei, disse ammiccando in maniera complice: “siediti lì sopra; dobbiamo far toilette alla passerina dato che è lei la principale interprete e deve risultare molto fotogenica ed espressiva!”
Il ragazzo non se lo fece dire due volte e, dopo averla aiutata a sedersi e averle bene allargate le gambe, cominciò ad insaponarla e a raderla delicatamente, lasciandole un solo triangolino di pelo mentre la zona tutt’intorno risultava perfettamente liscia. Claudio intanto continuava i suoi scatti. Entrambi dovevano essersi accorti che Susy, superato il breve periodo d’imbarazzo, era andata progressivamente eccitandosi, così che quando il “coiffeur”, dopo averla pulita cominciò a baciarla e a masturbarla, lei si abbandonò completamente al piacere che sentiva portarla gradualmente verso un orgasmo, ormai desiderato!
Accompagnato da un lungo fremito e da un gemito altrettanto lungo, l’orgasmo la scosse mentre il ragazzo la guardava intensamente e offriva alla macchina fotografica di Claudio il sesso di Susy aperto nelle sue contrazioni e bagnato dai suoi umori!