– Mi piace… mi guarda in un modo che mi fa impazzire…
Laura insiste nel discorso iniziato appena rientrata a casa, capisco proprio da questo quanto tenga a realizzare il suo desiderio. La guardo intenta a fingere di occuparsi della cena, una scusa per non dovermi guardare mentre prosegue nel suo ragionamento, e mi accorgo da come contrae i glutei e dai gesti delle mani quanto sia tesa.
– Vuoi giocare anche con lui? – domando
È un modo elegante per domandarle: “ vuoi fartelo?”
– Sì… tanto!
Laura si volta e nei suoi occhi riesco a scorgere quella luce incredibile che ha solo quando è eccitata.
– Lo so che non era previsto… ma mi è capitato all’improvviso e… mi piace tanto.
– Solite condizioni? – le chiedo
– Non ne ho parlato con lui, non potevo espormi sino a questo punto senza prima… insomma senza prima accettare le sue proposte.
– Ma pensi che accetterà le nostre “clausole”?
– Se è come penso… farà di tutto pur di venire a letto con me.
Laura richiude lo sportello del frigorifero e si avvicina a me, mi fa ruotare sulla sedia poi apre le gambe e si sistema a cavallo delle mie premendo il pube sui genitali.
– Allora? – mi domanda mentre preme ritmicamente il pube contro di me.
– Allora che?
– Lo posso fare?
– Sì! – lei s’illumina ed avvicina il viso per baciarmi ma la fermo – Però….
– Però? – mi chiede
– Dovrai essere come non sei mai stata… voglio vederti fare di tutto e…
– E? – mi domanda con gli occhi lucidi dall’emozione
– Andrai sino in fondo!
– Come sempre! – sostiene lei
– No, sino in fondo… completamente… lo terrai dentro sino alla fine.
– Completamente? – la sua voce tradisce un’eccitazione quasi incontrollabile oramai
– Sì, lo voglio vedere venire dentro di te… lo farai uscire solo quando non avrà più nulla da darti.
Laura mi fissa a lungo negli occhi, immobile, persino il pube che premeva ritmicamente sul mio è fermo. Poi, lentamente, dice:
– Vedrai il suo seme gocciolare dalle mie labbra sulla pelle delle gambe, appoggerai una mano sul mio ventre e sentirai il suo calore dentro di me… te lo prometto.
– È ben dotato?
– Lo spero… – ammette con una voce quasi orgasmica
– Dovrai prenderlo tutto, completamente, dentro. – le sussurro
Laura spinge con forza il pube contro di me ed avvicina il viso al mio.
– Mi farò sfondare da lui, mi farò aprire completamente e… quando lo sentirò venire lo terrò tutto dentro. Sarò vacca come piaccio a te.
– Niente baci.
– No, solo sesso. – conferma lei – Ma, adesso… ho voglia, andiamo di là… ti prego.
– Sul letto?
– Sì, ti voglio ora!
– Spogliati!
Laura è talmente eccitata che non ha la forza di controbattere, si alza dalle mie gambe e si sfila lentamente il leggero sottogiacca aderente, sotto non ha altro, quindi la gonna che cade ai suoi piedi. Fisso le sue autoreggenti mentre si sfila gli slip.
– Hai una calza leggermente smagliata. – le faccio notare.
– Dove?
– Interno coscia.
– Capita! – dice mentre si osserva.
Raccoglie la gonna e la posa sul tavolo, quindi torna a cavallo delle mie gambe. Mi par di cogliere il calore emanato dalla sua coscia sulle ginocchia mentre armeggia con la patta dei miei calzoni, i capelli le cadono sugli occhi mentre guarda in basso; è bellissima.
Con poche abili mosse libera il membro e lo stringe con forza, soddisfatta solleva il viso e lo avvicina al mio in cerca di un bacio. Le sue labbra sono morbide, calde ed umide, quasi a voler indicare lo stato d’altre labbra poste più in basso. Mi bacia con passione mentre avvicina il pube con chiare intenzioni ma l’afferro per i fianchi e la blocco contro di me.
– Quando lo vuoi fare? – le domando
– Adesso! – è la sua risposta ispirata
– Non intendo con me… ma con lui.
Laura mi guarda negli occhi tentando di comprendere le mie intenzioni, poi confessa.
– L’ho fatto… poche ore fa!
Non fa in tempo a terminare la frase che già ha le labbra incollate alle mie, mentre mi bacia fa forza sulle gambe per sollevare il bacino, ma continuo a trattenerla giù.
– Toccami!
Sfiora la mia pelle e senti come sono bagnata. – m’invita a costatare lei
– Cosa gli hai fatto? – le domando mentre sposto una mano sotto il pube
La pelle di Laura è caldissima, appena le sfioro la vulva lei geme ed appoggia il viso sulla mia spalla. Devo ammettere che ha ragione, sulle dita sento colare i suoi umori è davvero molto eccitata. Insisto nella mia esplorazione e le infilo un dito dentro, lei sposta il bacino in avanti per facilitarmi ma non è necessario. Non colgo nulla dentro di lei, il dito è scivolato nel suo ventre attraverso un’apertura al massimo della sua dilatazione e, oltre all’intenso calore, non percepisce altro.
– Sei completamente aperta dentro… non sento nulla!
Arcuo il dito alla ricerca delle pareti e, finalmente, trovo qualcosa.
– Sei un vero lago… allora lo hai fatto veramente!
– Sì.
– Come?
– Mettimelo dentro… Ti prego! – Laura sospira la sua voglia
– Lasciami esplorare ancora un po’ come sei dentro.
Mentre con il dito tasto l’interno della vagina sposto lo sguardo sul suo ventre. Al di sotto della pelle liscia si notano gli addominali contratti e rilasciati ritmicamente, di solito sentirei la loro pressione sul dito ma è troppo dilatata. Allontano leggermente il palmo della mano dal pube e noto ciò di cui avevo sentore: si è depilata con cura. Mentre cerco di immaginare la scena del membro dell’altro che entra in lei le domando:
– Ti sei depilata?
– Sì, ho scoperto quanto piace agli uomini scoprimi rasata lì sotto.
– Dimmi com’è andata.
– Mettimelo dentro… se muovi ancora un po’ quel dito vengo!
– Come fai a sentirlo?
– Lo sento… lo sento!
Arcuo con forza il dito e sollevo la mano, aggancio l’osso pubico e guido Laura sopra di me. Sono tentato di lasciare la mano dove sta nella convinzione che riuscirei a penetrarla anche tenendo il dito dentro, ma è troppo scomodo. Appena lei sente il mio pene puntare cala e lo accoglie dentro completamente.
– Sìììì! – Sussurra con una voce tanto simile a quella che ha durante l’orgasmo che temo stia venendo.
Rimando tutte le domande che ho in mente per non perdermi questo attimo, il pene restituisce sensazioni del tutto simili a quelle colte dalla mano: dentro è caldissima e umida, sono entrato in lei senza alcuna difficoltà e sino in fondo. Sento sui testicoli la pressione della vulva e qualcosa di tiepido colare da lei. È morbida dentro, contrae il bacino ma restituisce sensazioni attutite dalla forte dilatazione. Fisso i suoi occhi ma sono chiusi, serrati con forza.
– Ora dimmi cosa hai fatto.
– Volevo solamente stuzzicarlo un po’ in previsione di qualcosa di più… insomma scaldarlo al punto giusto tanto da fargli accettare l’idea di entrare nel nostro gioco. – Confessa lei.
– Invece?
– È finita come ti ho detto… ma adesso lasciami muovere!
Laura sposta in avanti il bacino e poi lo ritrae, lo fa più volte, ritmicamente, nonostante le mie mani la trattengano con forza. Le piace quello che sente dentro, lo noto dal suo sguardo, e piace a me quello che mi fa provare. Ma voglio sapere di più.
– Continua! – Lei sa cosa intendo.
– Oggi mi ha detto una frase… in un modo che mi ha fatto perdere la testa. – mentre parla muove lentamente il bacino, l’effetto è davvero piacevole – Nulla di particolare, ma è stato il suo tono di voce quando ha espresso il desiderio di guardarmi solo vestita della mia pelle!
– E tu lo hai soddisfatto… vero?
– Mi sono spogliata. Non potevo negarglielo… volevo essere nuda dinanzi a lui per godermi i suoi occhi sul mio corpo.
Mentre mi levavo i vestiti, senza eccessiva malizia lo ammetto, ho notato che si toccava e…
– Hai perso la testa.
– Sì!
– Nuda, con solo le calze addosso, queste calze! – Laura si accarezza le gambe per sottolineare il concetto – Gli sono andata davanti e mi son lasciata sfiorare dalle sue mani. All’inizio era titubante, indecise… Allora ne ho presa una e me la sono portata sul seno.
Lui ha preso questo gesto come un invito ad andare avanti…
– E cosa era, secondo te? – le domando
– Una semplice carezza sul seno.
– … di una splendida figa nuda! – aggiungo.
Laura non mi sta più ad ascoltare, ha gli occhi chiusi e si muove lenta su di me. Contrae ripetutamente il bacino e scivola avanti e indietro sulle mie gambe. La sento godere, me ne accorgo da come respira e dal tono della sua voce.
– Gli ho fatto un pompino! – continua lei – Volevo spremerlo e farlo godere, volevo che mi desiderasse ancora di più.
Però… le sue mani, il suo sapore… e quel “coso” che tenevo in bocca spingeva i miei pensieri in un’unica direzione. Non ho più resistito: mi son stesa sul divano e l’ho chiamato dentro di me.
Mi ha penetrata subito. Lentamente, con dolcezza. Spingeva piano come se avesse paura di farmi male ma entrava sempre più a fondo… sempre più a fondo.
Laura è estatica, ho allontanato le mani che la costringevano contro di me ed ora è libera di muoversi. Sale e scende sul mio membro a tempo delle sue parole e sottolinea il loro significato spingendosi giù per farsi penetrare a fondo. La sento sempre più aperta e umida, quasi non colgo alcuno stimolo tanto è larga.
– Non volevo farlo… davvero! Volevo portarlo dinanzi a te ma… avevo troppa voglia in quel momento.
Mi sono data in varie posizioni, ho voluto provare di tutto con lui. Poco alla volta ha iniziato a sbattermi sempre più forte, lo sentivo spingere con forza e premere il bacino contro il mio sedere quando ero carponi. Lo sai che preferisco delle penetrazioni lente e lunghe… in modo da sentirlo meglio!
Allora ho voluto salirgli sopra, come ora.
Era bello muoversi su di lui, mi scivolava dentro in un modo stupendo. Godevo ed ero pronta a venire quando lui mi ha chiesto di voltarmi. Ha voluto che gli salissi sopra di spalle.
In quel modo sento di più, il pene spinge con forza dentro e mi stimola i punti giusti.
Ero io a guidare, salivo sino a farlo uscire poi scendevo, me lo godevo dentro e mi stringevo contro di lui. così!
Laura contrae il bacino e sento il suo ventre chiudersi contro il membro, poi sale lentamente e ridiscende alla stessa velocità. Lo stimolo è fortissimo, sarebbero sufficienti poche mosse per farmi venire e lei lo sa, quindi si calma.
– Stavo per venire quando l’ho sentito afferrarmi con forza i fianchi, cercava di sollevarmi. Ho ascoltato il suo respiro ed ho capito che non riusciva più a trattenersi. Io potevo alzarmi ma ero troppo prossima all’orgasmo per rinunciarvi… allora mi son spinta giù con forza e lui ha capito. Un istante dopo l’ho sentito pulsare dentro di me e questo mi ha fatto superare l’ultimo gradino prima del piacere.
Siamo venuti insieme, allo stesso momento.
Mentre godevo lo sentivo spingere in alto il membro, lo tenevo tutto dentro e continuava a pulsare. Non so quanto me ne ha messo dentro… Tanto immagino.
Laura si è liberata ed ora si muove decisa a rinnovare il piacere. Ha appoggiato le mani sulle mie spalle e si lascia trasportare dall’istinto.
È micidiale lo stimolo che mi da, tento di concentrarmi sul suo viso, osservo l’espressione e cerco il suo piacere in essa. Resisto sin che lei, con un rantolo, mi chiede:
– Aggiungi il tuo al suo!
Geme e si lascia cadere sul mio membro, quindi muove violentemente il pube sino a strapparmi il piacere. Vengo dentro di lei anche io.
Mentre si alza con i muscoli che non rispondono ancora completamente ai suoi ordini mi domando: “ Ma quanto ne riesci a tenere dentro?”
Un rivolo di seme sta uscendo dalle labbra, lei si guarda, lo sfiora con un dito, e immagino dalla sua espressione che si stia domandando di chi è.