La scala

Ricordo ancora adesso che era un sabato sera d’estate di un’anno fa, mio marito come al solito uscì per andare al bar io mi stavo facendo la doccia quando mi sento bussare alla porta del bagno. Era mio figlio Fabio 18 enne che voleva dirmi:
— Mamma…. !. il nonno mi a chiesto se potevi andare a casa sua, deve parlarti.
— Va bene !…. ho capito…!.. digli che finisco di fare la doccia …. ! Poi vado !
Appena finito di fare la doccia, indossai l’accappatoio e lo raggiunsi. Avevamo due ingressi indipendenti. Quando lo vidi devo dire che mi fece una buona impressione, perché per gli anni che aveva stava più che bene. Doveva controllare un documento della casa per il comune e non sapeva dove cercare, dal momento che alla scomparsa della mamma fui io a sistemare tutti i documenti. Mi ricordavo dove li avevo messi, però bisognava far scendere la quel tipo di scale retrattili che servono per andare nelle soffitte. Lo fece in un attimo ed io senza pensare a niente salii per la scala traballante. Quando fui in cima non trovai subito la scatola che custodiva il documento. Mentre stavo cercando notai che mio padre non mi rispondeva alle domande. Lo guardai e notai che mi stava osservando con molto interesse. Mi ricordai in un lampo che non avevo niente sotto l’accappatoio e sicuramente lui mi stava spiando senza vergogna. Mi sentii in un attimo prigioniera della situazione senza via di scampo. Sentivo il viso che mi andava a fuoco, ma incredibilmente in pochi minuti al pensiero che mio padre si dilettava ad osservarmi mi eccitò e sentivo la mia fica tutta bagnata. Nella mia vita non mi ero mai sentita tanto eccitata. Volevo scappare da quella situazione per paura, ma non potevo. Continuai a cercare anche un po’ nervosamente fino a quando trovai quella valigia vecchia che custodiva il documento, ma intanto mio padre sicuramente continuava a guardare, ed io sempre più eccitata. Avevo difficoltà a tenere lo sportello della valigia, me, e prendere quella carta. Chiesi aiuto e glielo dissi più volte se mi poteva aiutare. Poi sembrava cadere dalla nuvole, e mi raggiunse sulla scala:
— Tienimi lo sportello di questa valigia per favore babbo.. !
— Va bene…! Se ci riesco…!
Stava troppo basso, non era facile per lui, allora salì ancora un po’ appoggiandosi tutto sul mio corpo e per non cadere mi passo un braccio tra le cosce tenendosi con la mano su un gradino. Solo appena lui mi teneva il coperchio io mi abbassai per prendere tutta la cartella, e mi trovai con la mia fica fradicia di umori sul suo avambraccio. Mi procurò una scossa e rabbrividì. Volevo scappare via, e appena presi la cartella feci:
— Presa…! Eccola possiamo scendere.. dai.. !
Dalla fretta di scendere più volte il suo braccio mi sfiorava le cosce oramai sensibili. Appena misi un piede a terra, mi trovai il corpo di mio padre addosso schiacciandomi tutto il suo cazzo nel sedere. Incominciai a sudare non avevo la forza di reagire. Ancora avevo un piede sul gradino della scala sentii una mano sulla pancia e l’altra sul mio petto. Poi lui:
— Sei tutta bagnata….. dove vuoi andare…?…. resta.. !
Non avevo ne la forza di rispondergli ne quella di muovermi. Se lo doveva fare volevo che lo facesse subito morivo dalla voglia. Lui capii il mio assenso e in poco si slacciò i pantaloni puntandomi il suo cazzone tra le chiappe. Poi mi disse:
— Mettilo dentro tu…. !
Passai con una mano tra le cosce e glielo presi. Lo aveva durissimo, sporsi il mio sedere un po’ all’indietro e me lo puntai sulla mia fica. In quel momento non pensavo a chi era dietro di me ma ad un uccello che mi si scopava. Infatti con un solo colpo mi penetrò facendomi sussultare. Sentivo un cazzo enorme dentro la fica che mi stantuffava, mio padre ci sapeva fare non passarono cinque minuti che io raggiunsi l’orgasmo godendo come una pazza. Lui continuava a scoparmi e a toccarmi, con una mano il mio seno con l’altra mi teneva per un fianco. Poi mi fece dei complimenti :
— Sei una bella fica lo sai ….. !!
Ne rimasi lusingata ma anche eccitata, perché sentivo ancora di più il piacere avanzare mentre lui mi scopava con più foga. Si preoccupò:
— Vado dentro…?
Egoista perché non volevo rinunciare al prossimo orgasmo lo incitai:
— Sii…babbo….. !dentro…. !!annncorraaaaaa.. ancooraaaaaaaa…. !!
E nel momento che sentii il suo sperma caldo dentro di me, io fui travolta dal secondo orgasmo. Poi me lo trovai che mi stava baciando una guancia e la cosa mi rassicurò facendomi felice. Poi mi disse:
— Quanto sei bona ….. ! figlia mia.. !
Continuando sempre a toccarmi le tette. Nonostante avesse finito continuava a restare dentro di me accarezzandomi, questo mi provocava piacere. Sentii il suo cazzo rammollire e uscii, poi il momento cruciale èra girarsi per guardarci in faccia. Io lo feci con un po’ di paura e mi accorsi che lui abbassò la testa dalla vergogna. Lo baciai e gli accarezzai un po’ il suo uccello. Allora mio padre incominciò a pomiciarmi ancora baciandomi dappertutto, i miei capezzoli si indurirono e lui li succhio. Io avevo ancora voglia di scopare. Ma il suo cazzo rimaneva mezzo moscio. Mi leccava sempre più in basso fino all’ombellico. Immaginai che volesse arrivare fino al mio pube. La cosa mi eccitò ulteriormente e allargai le gambe. Li si inginocchiò e insinuò il suo viso tra le mie cosce. Prese a baciarmi lentamente, ma io volevo di più allora lo pregai:
— Babbooooo…!! Con la lingua……!!!! Ti prego……!
Mi appoggiai alla scala mentre lui mi alzo una coscia, ed incominciò a lappare il mio clitoride. La lingua di mio padre mi frugava tutta la fica. Io le accarezzai la nuca guidandolo dove provavo più piacere movendo il bacino per meglio gustarmi le sue leccate. Poi ad un tratto sentii un dito penetrarmi la fica, provocandomi l’orgasmo:
— Baabbbooooooooooo…!!!!!!…. sssiiiiiiii……!!!!…Hhahaa…!sssiii…. !!!!
Fu un bellissimo orgasmo, quando mio padre si alzò aveva il viso tutto bagnato, lo asciugai con l’accappatoio. Lui disse quasi preoccupato mi disse :
— Siamo pazzi…! Non dovevamo …. ! Adesso.. ?
— Adesso come prima …! Babbo …. !
— Mi sei sempre piaciuta …lo sai.. ?
— Non me ne éro mai accorta…!
— Se avessi dieci anni di meno ti scoperei ancora.. !
— Lo rifaremo domani se vuoi..
— Ma come faremo ?
— Domani mattina sono da sola Mario e Fabio vanno a pesca.. ! Ti chiamo io.
— No facciamolo qui da me. .,. . mi sento più sicuro.. !
— Va bene a domani babbo.
Il mattino seguente appena sentii la macchina di mio marito allontanarsi uscii di casa e raggiunsi mio padre avevo una copia della chiave e entrai perché lui ancora stava a letto. Indossavo solo una vestaglia, e sotto niente. Entrai nella camera quasi buia e lui si svegliò.
— Sei tu.. ?…Renza!
— Si babbo…. !….
— Vieni qui…vicino a me…!
Mi coricai accanto a lui e non potei fare a meno di toccare il suo cazzo. Era durissimo.
— La mattina è sempre così.
— Bello…. babbo…. io sono già tutta bagnata…!
Le andai sopra e mi impalai sul suo cazzo, lo sentivo fino allo stomaco. Incomincia a muovere il bacino gustandomi tutta la sua potenza, Lui mi toccava il seno ed anche il culo.
Mi regalai un bellissimo orgasmo, poi sempre in ginocchio sopra di lui le misi la mia fica sulla sua faccia. Mio padre incominciò a leccarmela. Io con una mano le toccavo il cazzo ancora durissimo. Poi mi disse quasi come un ordine!
— Girati e prendilo con la bocca…dai.. !
Scoprii che anche lui era un po’ porco, e la cosa mi eccitò. Mi girai e ci trovammo in un sessantanove. Incominciai a leccarle la cappella poi con un colpo di reni mi infilò il cazzo dentro la bocca, mentre lui continuava a leccarmi la fica. Mentre stavo pompando il suo cazzo, improvvisamente sentii la sua sborra calda dentro la bocca, continuai malgrado tutto per poi sputare il tutto sulla sua cappella. Ma al tempo stesso quel gesto mi scaturì l’orgasmo e godetti come una matta. Da li in avanti scopavamo tre quattro volte a settimana. Un giorno dopo aver fatto l’amore mi disse:
— Perché non ti vesti da troia.. ?
Un po’ interdetta dal sentire quella parola da mio padre, esclamai:
— Cooommeeeeeeee…?
Con tutta tranquillità rispose:
— Si …! Mi piacerebbe vederti vestita come una troia…!
— E come si vestono le troie…?
— Con le minigonne calze autoreggenti senza mutande, un po’ disinibite ecc.. !
— Ma io ho 42 anni, non sono più una ragazzina.
— Appunto per questo, saresti più eccitante perché sembreresti più trasgressiva.. !
— E darei l’impressione di essere una troia…! Vero.. ?
— Si…! Ti voglio bene, ma saperti una troia mi eccita di più.
Si scopri e mettendo in mostra quel cazzo che non avevo mai visto così grosso disse:
— Guarda solo al pensiero che effetto mi fa.
Un po’ sorpresa :
— Ma babbo… sei di nuovo eccitato.. !
— Vieni qua…!…Allarga le gambe figlia mia…e … dammi la fica…!
Le ubbidii e fu molto eccitante perché mi venne sopra e dopo avermi messo il suo cazzone dentro la fica, incominciò a scoparmi come un ossesso. Sentivo il suo cazzo durissimo pomparmi dentro mentre farfugliava delle cose che non riuscivo a capire bene. Poi la sua mano scivolò da una natica fino al mio ano ed incominciò giocarci con un dito unto da miei umori che uscivano colmi di piacere. Mentre mi scopava mi chiese:
— Ti piace scopare…. ?
— ….. SI…. !
— Ti piace il cazzo…. ?
— …. SI….. babbo.. !
Intanto con il dito entrava nel mio ano facendomi provare sensazioni nuove ed eccitanti.
— Ti piace chiavare…? ……così.. ?
— babboooooo…!
— Dimmelo……! Dai.. dimmelo che ti piace chiavare…!
— Siiiii……MI PIACE CHIAVARE….. !ssssiiiii…. venngooooo…. !!!bbaaabboooo…. !
—TROIA…. ssiiiii! ….. Siiiii…! ti sborro dentro……!siiiii…. ! veeeeennggooooooooo…. !
L’emozione di quella scopata mi aveva fatto piangere, perché per me fu come liberarmi di qualcosa. Sentirsi troia con un cazzo durissimo che ti riempie la fica e sta sborrando dentro di te, mentre godi è il massimo del piacere. Da quel giorno incominciai a provare dei vestiti nuovi, cambiai pettinatura e notai un certo interesse anche da parte di mio marito. Intanto con mio padre si instaurò un rapporto di complicità. Quando ci incontravamo mi chiedeva sempre cose nuove e mi faceva scoprire nuove emozioni. Quando mi scopava ancora mi metteva un dito nel culo e spesso usavamo un linguaggio un po’ crudo. Ogni volta per me sembrava la prima volta. Un giorno volle scoparmi alla pecorina. Lui in piedi ed io in ginocchio al bordo del letto. Mentre mi stava scopando :
— Che bel culo che hai figlia mia…. !
— Mi fai impazzire babbo……!
— Sei una troia…sai.. !
— Il dito babbo……! Mettimi il dito dai babbo…. !
— Dove lo vuoi.. ?…hhèèèèè…!
— Nel culo…. dai…!!…. mi piace tanto.. !
— Maiala……! …eccoti servita…!
— Haaa….. babbo….. che bellooooo….. !
Poi ad un tratto uscì con il cazzo dalla fica e sentii la cappella durissima nel mio ano.
Con un po’ di paura le chiesi:
— Ma babbo che fai.. ?
— Niente. . Renza …. volevo provare a metterlo a posto del dito…. !
— Ho paura…!
— Non ti farò del male ….. stai tranquilla …! Allarga bene le chiappe…!
Incominciò a premere per entrare e non fu poi così doloroso. Quando lo sentii tutto dentro mi sembrava di svenire dal piacere. Pensare di essere penetrata nel culo da mio padre mi rendeva folle. Mio padre mi stava inculando apostrofandomi parole veramente sconce fino a dirmi :
— Ti sto inculando. . vacca…! Toccati la fica……!Puttana…. !
Ubbidii e ne provai piacere gridandogli :
— Babbo sei un porco….. !.. maiale…!
— Mi fai sborrare …. ! Mignotta
— Babboooo…. !…. inculami ancoraaaaa….. venggoooo…sssiii…!
— SSSiiii…. ti godo nel culo….. !!sssiii…. !!!troia…!!
Poi quando ci calmammo mi disse:
— Incominci ad essere una troia perfetta…! Lo sai…. ?
— Tu mi ci hai fatto diventare, io no ero così…!
— Ti sei pentita.. ?
— No …. !assolutamente.. ! però adesso penso sempre al cazzo…!
Un giorno che ero rimasta sola e dovevo far visita a mio padre, pensai di vestirmi come voleva lui. Avevo appena infilato le calze autoreggenti e stavo specchiandomi, che entra di sorpresa mio figlio. Rimase impalato a guardarmi così mezza nuda, mi sbrigai a coprirmi ma già mi aveva ben osservata. Ma tra la giustificazione e la sorpresa gli dissi:
— Come mai sei ritornato …. ?
Ancora rimbambito mi rispose
— Sembravi una delle riviste porno.. !!
— No fare lo stupido …!… piuttosto dimmi perché sei ritornato.. !
— Hanno rimandato la partita di calcio.. ! ………. Posso dirti una cosa mamma.. ?
— Che cosa. . !
— Sei una bella fica……sai.. !
— Quanto sei stupido…!… piuttosto esci che devo vestirmi.. !
Quel giorno andò tutto a monte, ma la cosa strana e che mio figlio incominciò ad osservarmi con occhi strani. Mi sentivo sempre ammirata e spiata. La cosa mi dava un po’ fastidio ma nello stesso tempo mi incuriosiva, pensando alla sua sessualità, immaginavo il suo comportamento con una donna e se lo aveva mai avuto. Oppure cosa avrebbe fatto se gli avrei permesso di scopare. Intanto una settimana dopo mi incontrai con mio padre e mi presentai vestita come lui mi voleva. Minigonna, anche un po’ troppo corta, calze autoreggenti. camicetta scollatissima da potermi vedere quasi tutte le tette. Appena mi vide rimase ad ammirarmi qualche minuto poi si avvicinò ed incominciò a toccarmi con frenesia di chi non ha mai visto una donna. Poi mi disse :
— Così mi piaci…. ! Brava ……sei veramente una troia. !
Si slacciò la patta dei pantaloni, poi mi fece abbassare quasi con forza dicendomi:
— Prendilo con la bocca …. Puttana…!
Dal suo comportamento dubitai che stava giocando. Stava facendo sul serio e la cosa mi eccitò. Inginocchiata ai suoi piedi mentre gli succhiavo il cazzo mi diceva cose offensive, rivolte anche a mio marito trattandolo da cornuto. Poi:
— Porti ancora le mutandine.. ?
— …No…!!
— Ti piace il cazzo ?
— Tanto…. !
Mi prese con la forza e mi girò facendomi appoggiare con le mani sul tavolo della cucina. Poi lui da dietro mi ficcò il cazzo dentro con un solo colpo. Ce lo aveva durissimo.
Dopo qualche minuto io godevo di quell’ardore. Poi lui volle sborrarmi nel culo ed io lo assecondai, ma non potei fare a meno di godere ancora.
Ci calmammo e nel discutere gli raccontai il fatto che mi èra successo con Fabio. Lui mi suggerì di stare al gioco, perché probabilmente ne aveva bisogno. Io un po’ sorpresa ma anche un po’ bugiarda gli dissi :
— Ma sei pazzo…. ! Fabio è mio figlio…. !
— E tu non sei mia figlia…? Cosa c’è di male…?
Mentii dicendogli:
— Non saprei vedermi….
— Guarda che lui farebbe qualsiasi cosa per scoparti lo frena solo il tuo comportamento.
— E tu che ne sai.. ?
— Anche io avrei voluto scoparmi mamma da giovane. ! la spiavo poi mi facevo le seghe.
— E se io non sono il suo tipo …?
— Se ti spia sicuramente ti scoperebbe anche… Basta assecondarlo.. !
— E tu no saresti geloso se io scopassi con Fabio.. ?
— No…. !.. anzi…. ! Fammelo sapere quando.. !….. Solo parlandone…. Guarda. . !
Aveva il cazzo ancora più duro di prima …! Glielo toccai e lui mi disse:
— Chiudi gli occhi…. !
Ubbidii :
— Pensa se il cazzo che stai toccando fosse di tuo figlio…! Pensa se adesso ti toccasse le tette, pensa se adesso ti toccasse la fica. Tuo figlio ti tocca la fica.. Renza…!…Ma sei un lago…!
Quella discussione mi aveva eccitato tantissimo, e volevo scopare.
— Babbo …. Scopami dai…. !
— Sei proprio una vacca…!
— Si…. !
Mentre mi scopava voleva sapere se avrei scopato con Fabio, e voleva la conferma.
— Si babbo …….. si ci scoperò con Fabio…. siiii…si…. gli succhierò anche il cazzo.. !
Sii… mi farò toccare anche le tette. . ! sii sii… ancora…babbooo…. venngoooooo.. !!
Nei giorni che seguirono stare a casa con mio figlio non fu facile dal momento che io pensavo sempre al cazzo in più Fabio mi stava sempre spiando, ed io mi sentivo ammirata. Spesso immaginavo di scopare con mio figlio, poi dovevo andare in bagno a masturbarmi. Mio padre non mi bastava più. Avevamo il dietro-cucina molto piccolo e un giorno che stavo preparando il pranzo, Fabio passo tra me ed un mobiletto Strusciandomi il suo cazzo sul mio culo. L’aveva durissimo ad abbastanza grosso per la sua età. Incominciava a fare lo stronzo. Credo volesse eccitarmi. Lo stesso pomeriggio mi recai in bagno per farmi la doccia e appena fuori della cabina, nell’asciugarmi incominciai a masturbarmi, certa che mio figlio mi stava spiando. Quando uscii dal bagno lo incrociai e notai il suo rossore in faccia. Quasi si vergognava di guardarmi in faccia. Allora decisi se lui non ci prova con me, lo faccio io e le occasioni non mi mancarono. Era un sabato pomeriggio dopo avermi fatto la solita doccia e lui che mi spiava, era solito che poi si masturbava in camera sua. Infatti dopo dieci minuti si chiuse in camera. Aspettai qualche minuto poi con indosso solo l’accappatoio decisa di andare fino in fondo entrai senza bussare.
Come volevasi dimostrare lo trovai sdraiato sopra il letto con in mano il suo cazzo che si stava facendo una sega. Era la prima volta che gli lo vedevo e rimasi sorpresa per la sua grandezza. Si alzò di scatto in piedi ed io accennai ad un sorriso ma lui subito mi aggredì.
—Si…si…!! Me la stavo facendo, che cazzo vuoi…. ? ……………………ti ho visto …sai…!……. anche tu ti fai, …. i ditalini……. troia…!!!…….. fatti i cazzi tuoi…. puttana…!!!
Quelle parole dette con rabbia mi provocarono un’eccitazione istantanea, aveva ancora il cazzo in mano, continuò:
— Che cazzo devo fare io ……. ho voglia di scopare, ma non …me la da nessuno.. !
Vederlo così infuriato ebbi un po’ di paura perché temevo che la casa mo sfuggisse di mano allora mi venne subito una risposta da dentro il cuore.
— Ti aiuto io….. !!
Poi mi penti di essere stata così diretta. Ma lui si avvicinò a me, rimasi senza parole, mi prese con una mano dietro la nuca e mi disse :
— Fammi un pompino …. allora….. !!!!
Mai mi sarei aspettato da mio figlio quel trattamento, mi stava umiliando. Mi inginocchiai e gli presi quel cazzo con una mano, bruciava, la cappella violacea dalla voglia. Presi a leccargli la cappella poi me lo misi in bocca. Mi stavo eccitando come una pazza e mi sforzai per non masturbarmi. Mio figlio mi teneva la nuca con una mano e si muoveva con il bacino. Sentivo tutta la sua virilità del suo cazzo. Improvvisamente sentii la sua sborra calda dentro la bocca. Si stava comportando da bastardo, senza alcun rispetto. Mi sborrò in bocca senza nemmeno avvertirmi, e sicuramente qualche goccia uscì fuori. Aveva il cazzo ancora durissimo lo lasciai e quando mi alzai gli dissi :
— Potevi anche avvertirmi …. ! no.. !
— Non mi sono reso conto neanche io scusa ……!
Poi ad un tratto disse :
— Fammele toccare……!
E con un gesto da maniaco si avventò sul mio petto, aprendomi l’accappatoio, e pomiciandomi le tette.
— Belle ….. !! ssiii…. ! Che belle tette !!!!…mammmaaaa…. !…. ssssiiii!!
La mia eccitazione era al massimo, mentre lui mi stava toccando le tette io mi accarezzavo la fica . Poi incominciò a baciarmele e lì i capezzoli si ingrossarono per tre quattro volte. Si accostò a me ed il suo cazzo dritto finì sulla mia mano. Si accorse di quello che stavo facendo, e ad un tratto mi sentii trascinare sopra il letto. Rimasi sdraiata di traverso a gambe larghe e la fica tutta nuda. Mi disse:
— Adesso ti chiavo …troia.. !
Mi venne sopra e con solo colpo mi penetrò con il suo cazzo durissimo. Poi prese a dare colpi di bacino sempre più violenti, fino a farmi godere, e devo dire che fu l’orgasmo più trasgressivo della mia vita. Mentre godevo lo abbracciai fortissimo baciandolo sulla bocca. Appena ebbi finito lui si scaricò dentro di me, trattandomi da vera puttana, poi:
— Finalmente ….. mamma….. hhhaaaa…che belllooooo…. !che bella fica…. !!! che sei.. !!
Poi si sdraiò a fianco a me e dopo essersi calmato le chiesi se per lui era la prima volta.
— Si è la prima volta che scopo mamma…. !!! Mi sono sempre masturbato pensando a te, alle tue chiappe, …. quante seghe mi hai fatto fare …!!!. -.. mamma…!
— Sei anche un bel porco….. !…addirittura sognavi di farmi il culo …!. Sono tua madre.. !
— Si …. !…senza offesa …ma …hai un bel culo, …!!
— E… chi ti dice che mi offendo. . !.. comunque e strano.. !
— Non lo so …. ho pensato che ti potresti offendere …ecco la stranezza.
— La stranezza non è nella mia offesa, io non mi offendo anzi…! Ma da te non mi sarei aspettato questo.
— Perché lo trovi strano ?
— Pensavo che ti interessasse più scopare, dal momento che è la cosa più diffusa.
— Mi avrebbe fatto piacere scoparti. . è vero. ., ma il mio sogno e di potertiiii …..
— Di potermiii ….. ??
— Dai che hai capito.
— Si ho capito … ma dopo tutto quello che abbiamo fatto. . e come mi hai trattato.. ti vergogni di parlarmi francamente…?
Se lo stava smaneggiando ed era di nuovo teso. Allora io lo provocai dal momento che lui lo sognava ed io desideravo.. :
— Allora…. ?
— Allora cosa. . ?
— Allora dimmelo..
— Cosa. . ?
— Cosa ti piacerebbe farmi. ?
Dopo un’attimo di silenzio con un tono quasi irreale……disse:
— Te lo voglio mettere nel culo…!.. mamma.. !
— Mi stai trattando proprio da maiala…. !almeno sai come si fa.. ?
— Si…. !!……Girati …. !
Quel tono da padrone mi inebriava e le obbedii,
— Eccomi…. !Fallo dai…!!
Mi diete una manata sul culo ed io non potei farne a mano di toccarmi la fica.
— Sporgi di più il culo. !!…….. troia. !.. e allargati le chiappe. !
— Preparami un po’.. !
— Con una mano mi toccavo la fica con l’altra mi allargavo una natica ed ad un tratto sentii la sua lingua sul mio ano, Cosa che mi fece rabbrividire e dopo un po’ gli dissi:
— Ho troppa voglia….. dai mettimelo… dentrooooo.. !
Lo inzuppò sulla fica fradicia poi lo sentii penetrarmi lentamente l’ano. Non credevo sapesse essere così dolce. Mi teneva per i fianchi e prese ad incularmi con frenesia ma anche con dolcezza, poi prese ad apostrofarmi parole pesanti:
— Puttana …troia …. porca …. maialona …vacca…. scrofa …cagna.. ti sto inculando mamma…. finalmente…!!
Lo sentivo durissimo. percorrermi le viscere, e godetti con il cazzo di mio figlio nel culo. Poi:
— Maaammmmmaaa….. !…. mi fai sborrare …mammmmaaa…. !!
— Sii…. brutto porco ….. sborrami nel culo….. !
—Hhaaaaa…. sssiiiii…. mmammmmmmaaaaaaa……sborrro …sssiiii…. troia…!hhaaaaa.. !
Nonostante avesse finito continuava ad incularmi, dicendomi:
— Che bello mammmmmmaaaa…. !!!Che bel culo.. !….. che bello incularti. !! Non uscirei.. !
lo vedo sai…scompare tutto tra le chiappe…mammmaaaa…! Lo sentiiii.. ?
— Si lo sento tesoro mio…!
Dopo un po’ uscì dicendomi :
— Credo di essere fortunato ad avere una mamma tanto troia. . Non so quanti hanno la mia fortuna.
— L’ho fatto per te …volevo aiutarti.. !
— Grazie mamma….. però ti è piaciuto anche a te. . !
— Si è vero figlio mio…. !…. da un po’ di tempo ho sempre voglia.
— Anch’io mamma…. possiamo ripeterlo ancora no. ?
— Si ma tu dovrai stare attento… non lo deve sapere nessuno. . ! capito.. !neanche tuo padre. altrimenti…..
— D’accordo mamma.. !
Il giorno dopo incontrai il babbo e glielo dissi che mi aveva scopato. Mi saltò addosso come una bestia e mi prese quasi con violenza facendomi godere come una pazza.
Volle sapere tutto anche i minimi particolari, poi mi disse :
— Una volta voglio vedervi scopare. . !
— La cosa non mi dispiaceva, mi faceva sentire sempre più in basso.

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