La mia ragazza… fotografa

Laura, la mia ragazza, è una fotografa professionista e lavora nel campo della moda… così, almeno, afferma lei.

Qualche giorno fa dovevo passare a prenderla nel suo studio per poi andare a cena. Ero in forte anticipo e pensai di farle una sorpresa, magari potevo aiutarla nel suo lavoro e ricevere il giusto compenso in natura.

Al piano terreno non c’era nessuno in negozio, quindi salii verso lo studio di ripresa immaginando di trovarla impegnata con qualche modella, ma a metà delle scale la sentii dire:

– No, così non va… devi tenerlo su altrimenti queste foto non le vorrà nessuno!

– Mi sto sforzando di sollevarlo… mi servirebbe, però, un buon motivo!

– Stronzo! – disse la voce della mia ragazza con un tono così malizioso che non dimenticherò mai.

Mi mossi nel massimo silenzio e raggiunsi lo studio, incuriosito dal dialogo che avevo appena sentito. Qualcosa mi turbava ma non capivo ancora cosa!

Appena mi affacciai nello studio di ripresa compresi qual era il sentimento smosso da quelle parole. Laura era dinanzi ad un modello completamente nudo intenta a farsi accarezzare il seno. Lei si stava levando la maglia ed aveva indosso solamente più la biancheria.

– Vedo che ho qualche effetto su di te! – disse lei

– Sei bellissima, sono io che dovrei fotografarti!

– Ecco – disse Laura – così ti voglio, con il “coso” bello duro e pronto… saranno delle magnifiche foto queste.

La sua voce era sempre più eccitata mentre si lasciava palpare il seno da lui.

In preda ad un attacco di gelosia stavo per irrompere in mezzo a loro, pronto ad una scenata. Ma ciò che vedevo, in realtà, mi eccitava. Decisi di attendere per vedere sin dove sarebbe arrivata Laura.

Mi voltai alla ricerca di una macchina fotografica, non mancavano di certo in quel luogo. La trovai e quando tornai ad osservarli vidi la mia ragazza seduta a gambe aperte su una poltrona che tratteneva la testa del modello contro la vulva. Aveva un espressione goduta che raramente le avevo colto in viso.

Scattai delle foto.

Lei si voltò offrendo il sedere all’uomo mentre lui continuava a leccarla senza pietà. Laura gemeva forte, ansimava, lo pregava di non smettere.

Pensai che se avesse continuato in quel modo avrebbe dovuto rinunciare alle foto con il membro eretto, ma era chiaro che in quel momento a lei interessava ben altro che le foto!

“Ok!” pensai, le foto te le faccio io, poi dopo… da soli…..

Lei mormorò qualcosa del tipo: “Prendimi”, “ti voglio”… o forse “fottimi”. Non ricordo, ero talmente eccitato da non comprendere più nulla.

Il ragazzo le puntò un dito direttamente nello sfintere e le disse qualcosa nell’orecchio. Non sentii le sue parole ma notai l’espressione di Laura.

Senz’altro aggiungere lui puntò il membro all’ano della mia ragazza e la penetrò.

Lei gridò, era dolore quello che sentiva.

Lentamente lui entrava sempre di più nelle sue viscere, Laura pareva in estasi; con una mano si apriva una natica mentre l’espressione di dolore scompariva dal viso lasciando il posto ad una di piacere.

Lui attese sin che non la percepì ben aperta quindi usci invitandola ad impalarsi sopra il suo membro, furono proprio queste le parole che disse: “Vieni ed impalati sopra di me”.

Laura, che mai mi aveva proposto o concesso un rapporto del genere obbedì.

La vidi sistemarsi con cura sopra di lui con l’espressione concentrata, le mani posizionarono abilmente il membro contro lo sfintere, quindi scese lentamente ansimando. Da come si muoveva compresi che era non era certo la prima volta che si accoppiava in quel modo, solo che con me non lo aveva mai fatto!

Lei prese a muoversi con tutta la carne del modello nelle viscere, godendo come una vera…….

Saliva e scendeva facendosi letteralmente aprire da lui. Lo prendeva senza profilattico e pensai che la scelta del rapporto anale fosse stata determinata proprio da questo.

Era vicinissima all’orgasmo, non riuscivo a credere che godesse realmente ma conoscevo il suo viso e sapevo riconoscere i segni del piacere più intenso.

Improvvisamente lei si sollevò e costrinse il ragazzo ad alzarsi in piedi, quindi occupò il suo posto sulla poltrona. Spalancò le gambe e disse con un tono di voce che quasi mi fece venire: “ Ora fammi godere poi riempimi il culo!”

Lui la penetrò con estrema facilità e si mise a sbatterla con una violenza incredibile. Laura assorbiva le spinte accogliendo tutto il membro nelle viscere rantolando frasi senza senso. Ora stava veramente godendo, in breve la vidi contrarre tutti i muscoli e fremere nell’orgasmo.

Lui non le riempì l’ano; uscì da lei e le spruzzo il seme sulla vulva ben depilata.

Terminato il loro amplesso mi eclissai avendo cura di togliere la scheda di memoria dalla fotocamera. Tornai allo studio mezz’ora più tardi e trovai Laura in negozio già pronta per uscire. Nulla lasciava intendere cosa avesse appena fatto. Il viso era rilassato, gli occhi luminosi come sempre ed era tenerissima con me. Le mollai una dolce pacca sul sedere e solo allora la vidi contrarre le labbra per trattenere un leggero dolore. Mi divertii con lei quella sera lanciando spesso frasi allusive, lei non poteva sapere che ero stato lì e che l’avevo fotografata, ma tutto era pronto a casa nostra. Quando saremmo rientrati le foto erano in attesa sul monitor ed allora sarei stato io a giocare con lei. Avevo già in mente un progetto… molto particolare.

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