Jazz session

Susy non poteva che essere lusingata dallo stato di soggezione con cui Claudio l’assecondava. Lei lo ripagava certamente con il piacere immenso che la sensualità del suo corpo e della sua perversione riuscivano a dargli ogni volta che lui lo desiderava. La dimostrazione di questo suo stato di completa dedizione ad esaudire i suoi desideri, era lì, davanti a lei, materializzato in decine di foto, che lui aveva sparse per lo studio appese ai muri o a fili stesi come per asciugare il bucato.

C’erano modelle, modelli, attori, musicisti, cantanti che lui aveva fotografato, nella sua attività. “Non pensare che tutti siano disposti a far sesso con te, per quanto tu sia una ragazza eccezionale! Ti ho preparato tutte queste foto perché tu capisca che voglio far di tutto perché tu possa scegliere chi ti piace, ma dovrai anche fidarti dei miei consigli, e non fissarti su qualcuno, se ti dico che non ho abbastanza confidenza da poter ritenere di fargli una proposta, con qualche probabilità di non essere preso per un magnaccia! In più considera che devo puntare su soggetti che acconsentano a farsi fotografare da me, insieme a te, senza pensare che quelle foto possano servire per comprometterli! Quindi devi essere preparata al fatto che la scelta si restringa notevolmente! Susy si aggirava eccitata per la stanza, chiedendo informazioni dei soggetti fotografati. Alla fine si fermò davanti alle foto di due ragazzi di colore: “chi sa se è vero che sono più dotati dei bianchi! Mi piacerebbe provare!”. Posso provarci, ma non è una cosa per subito! Dovrai prima farti ricrescere il pelo! Ricordo che non gli piacciono le donne rasate! Restando in tema di “black music” e dintorni, questi due jazzisti bianchi potrei contattarli abbastanza celermente, se non sono via in “tour”. Cosa ne dici?”. Lei approvò: “dai, prova a chiamare adesso!” Ascoltava la conversazione fra Claudio e uno di loro, sentiva il fuoco dentro di sé, nell’ascoltare le parole estremamente esplicite e anche volgari con cui lui proponeva quell’accoppiamento. Quando la conversazione finì con l’accordo, non poté far a meno di chiedergli: “sul serio sono così troia, come mi hai descritta?”. Ma la risposta non volle ascoltarla, incollando la bocca alla sua e frugandola con la lingua, per far esplodere di nuovo il loro desiderio! La sera successiva, Claudio l’accompagnò al capannone periferico dove i due provavano la loro musica, che era veramente suggestiva, con momenti d’intensa ritmicità ossessiva e sensuale. Susy si scatenò, accompagnando i loro ritmi con una danza primitiva, completamente nuda, anche se si era tolta le scarpe da ginnastica ma non le calze, perché il pavimento non era certo un esempio d’igiene e pulizia e presentava anche qualche rischio di ferirsi. I due, che già le avevano “data una mano” nello spogliarsi, ad un tratto smisero di suonare e lei cominciò a suonare i loro “strumenti”!

Anche loro dettero un saggio di tecnica “musicale” che a Susy provocò grandissime sensazioni, usando ogni parte del suo corpo, bocca, vagina, ano, per farla vibrare, alternandosi dentro di lei, sotto le luci psichedeliche, che avevano accompagnato il suono.

Fino ad un finale in cui ambedue la penetrarono contemporaneamente , traendo da lei anche l’ultima goccia di quel piacere, che era il fine ultimo del loro incontro.

E lei li ricambiò, a sua volta con grande passione, come estasiata dalle magie di una grandiosa fontana musicale!

Lascia un commento