Il giorno dopo

Susy si svegliò all’improvviso; la radiosveglia stava trasmettendo musica da un po’ e lei la percepiva nel dormiveglia, senza riuscire ad uscire completamente dal torpore. La sua mente fu lucida d’un colpo e le immagini e le sensazioni del giorno precedente le balzarono nella mente con un’evidenza assoluta. Non era stato un sogno, aveva vissuto veramente quelle ore di depravazione, oltre ad ogni limite che mai si fosse spinta ad immaginare, neppure nei momenti, tutt’altro che infrequenti, in cui il suo desiderio di piacere spingeva la sua mente ad accompagnare, con avventure “hard” solo sognate, la masturbazione. Tutta la giornata trascorse come in “trance”, alternando il ricordo ad un pungente desiderio di rivedere Claudio, l’uomo che aveva fatto venire alla luce il suo vero essere. Guardava spesso il display del cellulare, temendo di aver perso una chiamata e non si decideva a chiamare lei stessa. Ad ogni chiamata sussultava di paura e di gioia insieme ma il nome desiderato non appariva. Poi finalmente, ad un ennesimo trillo, la scritta “Claudio” apparve sul display. Accettò l’invito a cena con prontezza, senza alcun pudore, ridendo alla sua proposta di un “dopo cena” intimo a due, con foto in abbigliamento “particolare”. Il tempo della cena trascorse senza che lei riuscisse a gustare i piatti di pesce e crostacei, che il ristorante proponeva; il suo pensiero era proiettato al “dopo”. A casa di lui, indossò l’abbigliamento coordinato che le propose, senza neppure giudicare se fosse o meno di suo gusto e si sedette sul divano, davanti al quale Claudio aveva sistemato ben tre macchine fotografiche azionate da telecomando, piazzate su cavalletto in diverse angolazioni. Lo guardò chinarsi a baciare il suo sesso, poi chiuse gli occhi abbandonandosi al piacere che la lingua e le mani le procuravano, anche se il suo stato “passivo” fu presto sostituito dal desiderio di dargli altrettanto piacere e si rovesciò su di lui in un fremente “69”.

Sentiva pulsare il cazzo di Claudio ai suoi colpi di lingua e gonfiarsi spaventosamente mentre affondava nella bocca e lui la ricambiava esplorando con la propria lingua il clitoride, l’orifizio vaginale e quello anale.

Susy era completamente invasa dal desiderio, voleva quel cazzo dentro di sé; si sollevò di scatto, salì su di lui, infilandoselo nella vagina e muovendosi su e giù in maniera forsennata. Mentre si sollevava, lui la sospese in aria con forza per un attimo, giusto il tempo per riposizionarla in modo che, ricadendo il suo sfintere anale lo ricevesse per intero, d’un solo colpo. Lei lo accolse con un urlo selvaggio di godimento! Le sue grida di piacere aumentavano d’intensità ogni volta che Claudio, sollevandola e cambiandole posizione, la faceva ripiombare ad impalarsi!

Lentamente, con un movimento continuo, la inclinò fino a farla appoggiare completamente sul divano, così da poter imprimere maggiore violenza e profondità alle penetrazioni.

Susy era completamente fuori di sé; invocava che la sfondasse sempre più profondamente e violentemente, che la riempisse del suo sperma, che la facesse godere come una cagna in calore!

Claudio, per esaudirla, anche lui travolto dalla sensualità, la sbatté a testa in giù, salendo sopra di lei, e dando sempre maggiore forza, velocità e profondità alle penetrazioni. Ormai ambedue cercavano un orgasmo che li sconvolgesse con la furia di un uragano!

L’orgasmo di Susy arrivò salendo dalla profondità del suo corpo, squassandola in una convulsione di contrazioni, di sussulti, di grida, di gemiti, inondandola di tutti i suoi umori con un’abbondanza inesauribile ma lei di questo non fu appagata finché, incitandolo per nome “Claudio ,vieni, ti voglio!” anche lui schizzò il proprio sperma nella sua bocca spalancata a riceverlo, ad ingoiarlo, suggendo anche l’ultima goccia da quel cazzo ormai stremato!

Claudio e Susy rimasero a sorridersi, esausti e felici. Lui le disse di non aver mai conosciuto una donna capace di esprimere una carica di sensualità paragonabile alla sua. Ancora una volta lei fu capace di sorprenderlo: “Che peccato, Claudio, stavo giusto per chiederti se potevi trovare, fra le tue conoscenze, una donna con cui io potessi far sesso per la prima volta! Accontentami, ti prego, non hai idea di quanto io lo desideri da sempre!”.

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